Personalissimo e intimissimo manuale di equilibrismo per l’epoca contemporanea
La cognizione è la facoltà di raccogliere, immagazzinare ed elaborare informazioni provenienti dall’ ambiente circostante, per adattarsi a esso.
Mi sembra che servi cognizione al giorno d’oggi.
Questa pagina nasce dalla mia necessità di freddezza durante i grandi sconvolgimenti del mondo. I grandi eventi che scuotono l’opinione pubblica sono sempre ipercommentati e ipervisti sui media, condivisi, visti e rivisti, ricommentati e risputati. Sono sempre più convinto che questo sia spettacolo, il cosiddetto infotaiment, e che non aiuti a capire quello che viviamo. Non è mai stato così.Da qui il mio bisogno di calma e lentezza. Ho proprio bisogno di raccogliere qui tutto quello che mi aiuta a capire, che aiuta la mia cognizione, il mio modo di vivere in questo mondo.
Qui ci sono tutti i concetti che mi aiutano a capire. Non ci sono giudizi. Qui ci sono strumenti.
Politically Correct e Buonismo
Dice Treccani che “L’espressione angloamericana politically correct (in ital. politicamente corretto) designa un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti, nel quale cioè si evita ogni potenziale offesa verso determinate categorie di persone. Secondo tale orientamento, le opinioni che si esprimono devono apparire esenti, nella forma linguistica e nella sostanza, da pregiudizi razziali, etnici, religiosi, di genere, di età, di orientamento sessuale o relativi a disabilità fisiche o psichiche della persona.”
Mi è ancora poco chiaro perché questa idea di fondo di estremo rispetto vero tutti sia diventata essa stessa uno strumento d’odio verso tutto.
Questo concetto si è saldato con quello di Buonismo.
Sempre Treccani definisce Buonismo come” Ostentazione di buoni sentimenti, di tolleranza e benevolenza verso gli avversarî, o nei riguardi di un avversario, spec. da parte di un uomo politico; è termine di recente introduzione ma di larga diffusione nel linguaggio giornalistico, per lo più con riferimento a determinati personaggi della vita politica.”
Perché il rispetto e la tolleranza ci sono diventati insopportabili?
Forse ha ragione la mia amica Camillla che dice che è una forma di etichetta, una formalità e che qualcuno considera una maschera. Per cui il contrario, “politically not correct” è considerato quindi sintomo di onestà e sincerità, che alcune persone sbadierano come vera libertà.
Dualismo
A volte si immagina sempre una realtà perfetta e il suo contrario. Si dovrebbe invece pensare a mondi che non sono opposti ma realtà diverse. Dividere in due è molto facile, troppo facile e si rischia di semplificare la diversità del mondo.
Hate speech
Link interessante: http://www.ilpost.it/2013/05/13/lo-hate-speech-per-i-social-network/
La Polis
La Storia dice che la Polis è il nucleo della democrazia e io francamente non saprei aggiungere niente di meglio a questa affermazione. E’ l’inizio dell’idea di partecipazione e condivisione, dove inizia la difficile armonia tra l’individuo e la comunità a cui si appartiene. Inizia qui l’impegno, il concetto legato alla Polis che amo di più.
Video: https://www.youtube.com/watch?v=BQgi56nrthE
Restare umani
Per “restare umani” è importante leggere e studiare, ma ancora più importante è la pratica empirica del mondo. Quella negoziante parigina, quello scrittore marocchino, quel benzinaio egiziano, quel manager mauriziano, quell’amica somala di mia moglie, quell’amico marocchino di mio figlio sono i musulmani che conosco. L’Islam degli opinionisti si metta in coda. (cit. Michele Serra)
Informazione dei media
PARE che France 2-4, in ore e ore di trasmissione sulla strage di Parigi, sia riuscita a NON trasmettere, neppure una volta, la breve sequenza del colpo di grazia al poliziotto francese Ahmed Merabet. Non così i nostri network, che quelle immagini hanno trasmesso centinaia, forse migliaia di volte, con cadenza implacabile, compulsivamente, come se mostrarle a raffica aggiungesse qualcosa a ciò che ci ostiniamo a chiamare “informazione” e spesso assume le forme di un maniacale rosario di orrori e di dolori. Quante volte è morto, ieri nelle nostre case, Ahmed Merabet?
Siano ragioni di share, sia un malinteso spirito di servizio, mi domando se non sia, questa ostensione irriflessiva del Male, un vero e proprio cedimento di civiltà. Siamo noi a decidere i palinsesti, noi a sottoporre a una gerarchia (anche etica) quella materia bruta che chiamiamo “notizie”, noi a portare responsabilità di ciò che diciamo, scriviamo, mostriamo. Una immagine ripetuta mille volte, una ogni minuto, non è più un’immagine, è un’ossessione, una fanfara macabra, un appalto gratuito concesso ai macellai che l’hanno confezionata senza immaginare che i media siano così facilmente espugnabili. Oppure immaginandolo; e sapendo che uno sparo nel buio è in grado di illuminare i nostri televisori come se fosse una bomba nucleare.
da L’AMACA del 10/01/2015 (Michele Serra).
Conoscenza e informazione
“Where is the life we have lost in living?
Where is the wisdom we have lost in knowledge?
Where is the knowledge we have lost in information?”
T. S. Eliot.
L’epoca della post- verità
‘Post-truth’, siamo nell’era politica della post-verità. E qual è stata quella della verità?
Relativizzare
Sul concetto di saggezza
Franco Cardini, http://www.intelligonews.it/franco-cardini-cosa-ce-davanti-e-dietro-lassalto-a-charlie-hebdo-come-finira/
Sergio Romano, audiointervista, http://www.radioradicale.it/scheda/430703
Sul concetto di Laicità
intervista a Emma Bonino, http://espresso.repubblica.it/visioni/2015/01/05/news/emma-bonino-laici-di-tutto-il-mondo-unitevi-contro-l-intolleranza-1.193747
Elogio della lentezza
Non credo si possa capire e agire se non si pensa. Non si può pensare velocemente, o meglio non si deve pensare velocemente perché la riflessione richiede calma, altrimenti si rischia di parlare a caso e far prevalere sensazioni rispetto ai fatti.
GNOSEOLOGIA
Termine filosofico equivalente a «teoria della conoscenza». Compito della g. è fornire una definizione di conoscenza, individuare i suoi possibili oggetti e studiare i modi in cui è acquisibile dal soggetto conoscente, accertandone la validità. Pertanto la g. si configura variamente nella storia della filosofia, a seconda delle premesse metafisiche a cui è abbinata. Nei paesi anglosassoni il termine usato è epistemology (➔epistemologia).
L’ignoranza delle persone colte, William Hazlitt
Lo stato di Diritto
Guerra allo stato di diritto, Giorgio Agamben
Migrazione e Terrorismo
Bauman: “Che errore sovrapporre il terrorismo all’immigrazione
La favola di Igino – La Cura
La “Cura”, mentre stava attraversando un fiume, scorse del fango cretoso; pensierosa ne raccolse un po’ e cominciò a dargli forma. Mentre è intenta a stabilire che cosa abbia fatto, interviene Giove. La “Cura” lo prega di infondere spirito a ciò che essa aveva fatto. Giove acconsente volentieri. Ma quando la “cura” pretese di imporre il suo nome a ciò che aveva fatto, Giove glielo impedì e volle che fosse imposto il proprio. Mentre Giove e la “Cura” disputavano sul nome, intervenne anche la Terra, reclamando che a ciò che era stato fatto fosse imposto il proprio nome, perché aveva dato ad esso una parte del proprio corpo. I disputanti elessero Saturno a giudice. Il quale comunicò ai contendenti la seguente giusta decisione: “Tu, Giove, che hai dato lo spirito, al momento della morte riceverai lo spirito; tu, Terra, che hai dato il corpo, al momento della morte riceverai il corpo. Ma poiché fu la Cura che per prima diede forma a questo essere, fin che esso viva lo possieda la Cura. Per quanto concerne la controversia sul nome, si chiami homo poiché è fatto di humus (Terra)”.
(M. Heidegger, 1976, Essere e Tempo, trad. it. Longanesi, Torino, p. 247)
Credit – Beatrice Rappo