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Weltbildungsbericht

La crisi è ciò che conta
Credit: Beatrice Rappo
Lord Chesterfield – Lettere al figlio
Lettera CXCII, Londra, 8 maggio, V.S., 1750
“Spero soltanto che non soltanto tu conservi, ma che migliori il tuo tedesco: ti tornerà utilissimo quando entrerai in affari, tanto più che sarai forse il solo inglese in grado di parlarlo e capirlo. Ti prego sempre di far sempre conversazione con i tedeschi, ovunque ti capiti di incontrarne: e a Parigi dovresti trovarne moltissimi. E l’italiano, ti è diventato agevole e familiare? Lo parli in modo fluente come il tedesco? Non puoi immaginare quale vantaggio ti procurerà, ne condurre trattative, l’essere perfettamente padrone dell’italiano, del tedesco e del francese, e il saperne cogliere appieno i significati e la finessse. In un negoziato fra due uomini di pari talento, quello che capisce meglio la lingua in cui esso si svolge finirà sempre per prevalere sull’altro. Il senso e il valore di una singola parola rivestono spesso importanza capitale in un accordo, e anche in una lettera.”

Andrea, Jessica e Sara raccontano la storia del campo di concentramento di Flossenbürg, aprile 2019
Discorso di Davide IYM
Appellplatz in Flossenbürg
In memoria di Venanzio Gibillini
In questi anni, facendo il mio lavoro, mi sono convinto che la Storia e le storie possano aiutare a guardare avanti. So che è una grande ovvietà. L’essenziale stava da un’altra parte, nel modo di raccontare. Faccio l’insegnante e questo significa che non sono niente (niente) senza i miei studenti. Sono loro che me l’hanno fatto capire, quando, qualche anno fa, hanno intervistato Venanzio Gibillini. In due ore, grazie alle loro domande, alla loro attenzione e alle loro lacrime, in quella stanza siamo tutti diventati uomini e donne più consapevoli, più tolleranti e più forti. Abbiamo messo in testa e nel cuore un pezzo di storia atroce, vera e importante. Tutto questo grazie a Venanzio. Lui è stato per due ore la nostra guida e ci ha restituito la sua vita e i suoi anni nei campi concentramento in modo delicato, potente, preciso e devastante. Quello che ci ha raccontato Venanzio rimbomba ogni giorno, grazie Venanzio. La Storia e tutti noi ha perso non solo un uomo meraviglioso ma un maestro vero.
Giano
Giano è il dio che guarda contemporaneamente al passato e al futuro. Me lo immagino là sul Gianicolo, con gli occhi talmente azzurri che a guardarlo da lontano, scompaiono. Qualche ruga per colpa di tutto quel lavoro a badare sempre a qualcosa mentre il presente corre. Mi dispiace che Giano cada nel tranello del manicheismo. Se devo scegliere sempre tra due opzioni io mi blocco e poi, mi perdo. Io mi impegno a stare qui, ora. Buon gennaio caro Giano.

L’ora di lezione – Massimo Recalcati
Promemoria per il futuro: la cultura senza la poesia non c’è. La cultura è desiderio, dubbio, fatica e amore. E tempo. Tempo per trovare la propria strada. E siccome non siamo delle isole stiamo insieme a imparare. Perché da soli non siamo niente.