A dir la verità anche io se taccio, lo faccio in italiano.
Sogno in tedesco a volte e a furia di guardare serie tv in inglese mi viene quella lingua lì.
Due cose però le so. Una è che, come dice Brodskij, se mi sconfiggono tendo a non dare la colpa a nessuno.
La seconda è che quello che ami (e anche quello che leggi) salta fuori dappertutto.
A essere onesti bisognerebbe affidarsi a una particolare idea di vita.
Sarebbe l’avere cura di fermare l’inconsapevolezza e far diventare ogni giorno una meraviglia (e con meraviglia non intendo mica per forza girare il mondo in moto [magari], intendo anche sedersi vicino al lettino di tuo figlio e aspettare che si svegli).
Qualcuno la chiama arte.
Ultima cosa. Sopra tutto non c’è l’amore, c’è la compassione.
