Tutte le lingue nascondono parole intraducibili di incomparabile bellezza, e il tedesco ne possiede una di grande minuzia e portata universale. La parola è Fernweh e significa, letteralmente, “nostalgia di posti lontani in cui non siamo mai stati”. Pare sia stata coniata attorno al 1835 dal principe e paesaggista tedesco Hermann Pückler-Muskau, e alzi la mano chi non ne è mai stato affetto.
Andrea Wulf – L’invenzione della natura
Credit Michele Morando/Margherita Sciarretta